Wednesday 6 April 2011

Monday 4 April 2011

VERA OPORTET VELIS

L’insegnamento è l’insieme di due cose: istruzione ed educazione. L’istruzione non avrebbe motivo senza educazione.
L’istruzione consente di farsi una competenza che serve se è adeguata al tempo e a ciò che richiede il contesto della situazione che si vive. In sostanza, è il motivo per cui uno studia che fa amare lo studio ( e il contesto della situazione).
Per noi il punto di motivazione è il desiderio della verità, cioè la scienza (dono dello spirito santo). Lo scopo deve essere cogliere la verità, che è lo scopo di tutte le persone. Ciò nasce già dalla curiosità (che è desiderio di verità) e provoca prima rispetto, poi ammirazione per la verità.
Il rispetto è la condizione in cui uno desidera e, contemporaneamente, teme ciò che è appunto oggetto del suo rispetto. L’ammirazione invece crea l’amore. L’amore a sua volta provoca l’imitazione (cioè: la prima produzione è l’imitazione).
Il motivo della verità è intrinseco e, se vissuto, dà la possibilità di recuperare anche altri motivi dello studio che, però, sono motivi estrinseci (emulazione degli altri, desiderio della lode, affermazione di sé, utilità pratica presente o futura).

Saturday 2 April 2011

etre, avoir... et?

“Oggi si riceve una educazione comune, obbligatoria e sbagliata che ci spinge tutti dentro l’arena dell’avere tutto a tutti i costi. In questa arena siamo spinti come una strana e cupa armata in cui qualcuno ha i cannoni e qualcuno le spranghe… Tutti sono pronti al gioco del massacro. Pur di avere. L’educazione avuta è stata: avere, possedere, distruggere” .
Pasolini nell'intervista rilasciata nel 1975 a Furio Colombo per Tuttolibri

I PROMESSI SPOSI in 10 minuti

questo video è adatto a tutti quelli che...
si sono stufati di leggere tutti i 38 lunghissimi capitoli dei Promessi Sposi
pensano di dover proporre ai propri studenti (fiacconi) una sintesi dei contenuti essenziali
pensano di trovare un modo "creativo" di proporre ai propri studenti la lettura dei promessi sposi
o ancora meglio
si vogliano cimentare in laboratori teatrali su temi letterari, in una chiave nuova, comica e assolutamente divertente (senza scendere nella volgarità che oggi sempre contraddistingue tutto ciò che è "comico")