Friday 27 September 2013

REGISTRI DI CLASSE


NOTA DEL GIORNO: qui possiamo trovare una chermesse delle più simpatiche "note disciplinari" che sono state ritrovate in varie scuole della nostra penisola. Tutte drammaticamente e inesorabilmente vere.

* L'alunno S. C. lascia l'aula prima
dell'orario di uscita dopo aver
fotografato la lavagna con il cellulare
sostenendo che avrebbe
riesaminato la lezione a casa sua.

*L'alunno A., assente dall'aula dalle
ore 12.03, rientra in classe
alle ore 12.57 con un nuovo taglio di
capelli.

Thursday 26 September 2013

L'arte e il linguaggio: come spiegare un'opera a un truzzo (da Daseyn)

Il sito http://lartespiegataaitruzzi.tumblr.com contiene una bella lista di opere d'arte spiegate in dialetto romano a un qualsiasi coatto di borgata; in realtà è utile anche per chi crede di sapere già tutto, o lo fa credere agli altri.

Un esempio:
Raffaello Sanzio (Urbino, 1483 – Roma, 1520)
Stanza della Segnatura
1508-11, Musei Vaticani
affresco (la stanza misura circa 7 x 8 metri)

Questa è una dee Stanze de Raffaello in Vaticano, ma no sue che ce abbitava lui, bensì che lui l'ha dipinte pe er papa Giulio II. E questa che se chiama Stanza daa Segnatura era come in pratica l'ufficio der papa, ndò firmava 'e robbe e ce teneva li documenti e quei du libbri che se leggeva o che faceva finta de leggese pe fà vede che era n'omo de curtura. E poo stesso motivo er papa qui je chiese a Raffaello de faje tutta na robba complicata, che se ciai pazienza n'attimo vedo de spiegattela.

Wednesday 25 September 2013

Quando il miglior insegnante non ha un diploma


Fin dalla indimenticabile e drammatica scena di apertura del film di Falardeau ci accorgiamo che questa è una scuola dove c’è qualcosa che non va; l’insegnate più popolare, amata dai suoi ragazzi, ha deciso di “gettare la spugna” con la vita.
Ma l’imprevisto arriva; tra la neve e il gelo di una Montreal paralizzata dallo shock di questa morte inspiegabile (così come dal gelo invernale) arriva il caldo abbraccio di Monsieur Bachir Lazhar, il supplente, emigrato dal nord Africa. Anche per lui la vita non è stata facile; non sapremo mai quali tragedie ha vissuto e hanno portato alla perdita della sua famiglia, ma questi ragazzi gli offrono la possibilità di ricominciare a vivere. Il prendersi cura di loro gli offre la possibilità di ricominciare a vivere.
Proprio lui, che non aveva né titoli, né diplomi, né esperienza, è il vero educatore.

Wednesday 4 September 2013

When the Best Teacher Doesn’t Have a Degree

In the indelible opening scene of Philippe Falardeau’s “Monsieur Lazhar,” Simon (Émilien Néron), a sixth grader at a Montreal middle school, catches a glimpse of the body of Martine, a popular teacher who has hanged herself from a pipe inside a classroom. He turns and runs.
We don’t see him report the fatality. The camera remains stationary, in a kind of daze, until several teachers dash into the building and frantically herd children returning from recess back outside. Simon’s friend Alice (Sophie Nélisse) detaches herself just long enough to steal a peek through a crack in the door before being shooed away. We never see the victim’s face.
The subtlety and discretion with which the revelation is handled says much about “Monsieur Lazhar,” Mr. Falardeau’s fourth feature film, adapted from a one-person play by Evelyne de la Chenelière. 

Tuesday 3 September 2013

Educatori e passione educativa

"Ci sono molti insegnanti che sono capacissimi e conoscono tutte le tecniche e non fanno mai un errore e magari influiscono sui ragazzi (più sull'aspetto negativo che positivo) ma la loro passione umana per il ragazzo non esiste; esiste solo la passione per se stessi, per quello che passa per il loro cervello, o quello che gli impone il preside. Devono far stare l'umano dentro ad una bottiglietta perfetta, ma che non è adatta all'umano.