Wednesday 28 October 2015

da Lettera a una professoressa (Scuola di Barbiana)

“Gianni fu il più difficile. Dalla vostra scuola era uscito analfabeta e con l’odio per i libri.
Noi per lui si fecero acrobazie. Si riuscì a fargli amare non dico tutto, ma almeno qualche materia. Ci occorreva solo che lo riempiste di lodi e lo passaste in terza.  Ci avremmo pensato noi, in seguito a farmi amare anche il resto.
Ma gli esami una professoressa gli disse:
“Perché via a una scuola privata? Lo vedi che no ti sai esprimere?” “…”.
Lo so anch’io che Gianni non si sa esprimere.
Battiamoci il petto tutti quanti. Ma prima voi che l’avevate buttato fuori di scuola l’anno prima.
Bella cura la vostra.

Monday 26 October 2015

BIGnomi "Dalle Alpi alle Piramidi..."

ed ecco un altro simpatico personaggio, conosciutissimo e popolarissimo tra i giovani, Elio, che presenta Napoleone Bonaparte! sempre per chi dovesse trovare difficoltà a fare seguire tutte le vicende dell'età napoleoniche ai suoi arditi tredicenni...







Sunday 25 October 2015

Les enfantes d'Hébron

L’Association d’Échanges Culturels Hébron France est une association palestinienne non gouvernementale, créée en 1997 à l’initiative de Français et francophones résidant à Hébron. Elle œuvre au développement de la francophonie en Palestine ainsi qu’à l’organisation de moments interculturels. Par ailleurs elle promeut le patrimoine historique du district d’Hébron.

Par ses différentes actions sur le terrain, l’Association d’Échanges Culturels Hébron-France veut participer à la redynamisation de la ville d’Hébron, en particulier du secteur de la vieille ville, en grande difficulté économique à cause de l’occupation israélienne.

Thursday 22 October 2015

F. Bégaudeau, La classe (Entre les murs)


“- Su ventiquattro compiti, due soltanto hanno più o meno capito l’espressione “senso della vita”. Che cosa vuol dire “senso della vita?”
Frida, “Love me twice” in nero su maglietta rosa.
- Vuol dire a che serve
- Si alza la mano quando si vuole parlare. E allora a che serve?
I quattro ragazzi in fondo non ascoltavano.
- Kevin non ti interessa il senso della vita?
- Che?
- Non si dice “che”.
- Come?
- Non sembra interessarti il senso della vita.

Tuesday 20 October 2015

Il sistema feudale in gioco


Se vi trovate a dover spiegare a una classe prima media il sistema feudale, perché non pensare di proporre una simulazione dell’organizzazione di un feudo?

Dopo aver spiegato a livello globale come era la vita nei tre “ambienti” vissuti dalla popolazione dell’Alto medioevo (il “castello”, il monastero e la vita nei campi) è possibile fare un gioco molto simpatico che porta via giusto il tempo di una lezione più alcuni momenti di “aggiornamento” nelle lezioni seguenti.

Ma andiamo con calma.

Con questo “gioco” sul sistema feudale è possibile coinvolgere tutti i ragazzi della classe, valorizzando chi magari si trova in difficoltà, insegnando loro nuovi termini, lavorando su carte, con strumenti materici, disegni e tutto quello che la fantasia vi suggerisce.

Monday 19 October 2015

Bignami o BIGnomi? RIVOLUZIONE FRANCESE

Rigirando su youtube per trovare materiale adeguato a spiegare a una "vivacissima" terza media gli eventi salienti (quando risulta praticamente impossibile ricordare anche solo il 14 luglio 1789!) della Rivoluzione francese, mi sono imbattuta in questa "simpatica" presentazione che fa parte della rassegna ideata dalla Rai, BIGnomi. Il titolo ovviamente fa il verso agli odiatissimi (dagli insegnanti), ma apprezzatissimi (dagli studenti) volumetti Bignami, ma qui troviamo attori, comici, cantanti oggi noti ai più in Italia che presentano argomenti di letteratura e storia.
Qui Valerio Mastrandrea presenta in due brevi video (3 minuti ciascuno) un'essenziale, stringatissima e, direi, valida sintesi della Rivoluzione Francese!


Saturday 17 October 2015

King Arthur

Ispirato a un personaggio storico, il film esamina i personaggi del mito in un periodo più ristretto rispetto alla tradizione. Il leggendario re Artù protagonista di gesta epiche ha un nome: Lucius Artorius Castus, cavaliere del V secolo d.C., un uomo che sente in sé molto vivo il lato romano, ma che ad un certo punto della sua vita si interroga sulla sua identità e sulle sue radici e fa scelte coraggiose che cambieranno il suo destino: da ex-cavaliere al servizio dei dominatori romani che avevano conquistato il suo popolo (i Sarmati, popolazione barbarica della steppa russa), si accorge del pericolo imminente dell’invasione sassone della Britannia e sente sua la responsabilità di proteggere questo popolo abbandonato dai romani alla propria sorte. 


Tuesday 13 October 2015

Chi è la più bella del reame?

Oggi ho scelto la modalità della caccia al tesoro, per condurre i ragazzi di una classe seconda media a scoprire i grandi centri del Rinascimento italiano e i suoi protagonisti...

Obiettivi didattici:
1.      Disciplinari: conoscere il panorama delle città rinascimentali in Italia, le Signorie e la geografia storica dei confini e dei rapporti tra esse; vedere le più belle opere d’arte, conoscerne gli autori e i committenti, i letterati, i filosofi e gli scienziati, per comprendere la trasformazione e il superamento della cultura medievale apportato dall’Umanesimo e dal Rinascimento.
2.      Interdisciplinari: arte, letteratura, scienza, educazione civica: comprendere tra le fonti storiche anche le opere artistiche e letterarie aiuta a dare maggiore globalità al periodo inquadrato; la vita e l’attività di grandi artisti spesso “parla” del periodo storico che essi hanno vissuto

Wednesday 7 October 2015

Orientamento

Oggi questa parola risuona continuamente nelle classi, nei collegi docenti, nei laboratori, ma è difficile che un insegnante abbia veramente coscienza che sta accompagnando un giovane verso alcune delle scelte più importanti della sua vita, tenendo presente la complessità della persona umana.

“Vogliamo soddisfare il bisogno grande che è nel cuore con piccole cose. Certamente le piccole cose sono importanti, perché il bisogno concreto (il bisogno dell’avere un ragazzo/ragazza, del lavoro, della macchina, del divertimento, del riposo) è segno di qualcosa d’altro. L’uomo è un insieme di bisogni perché è egli stesso bisogno”.


A.Volpe, Educare Accompagnare, ed. One Way, 2000

Tuesday 6 October 2015

La Riforma protestante (classe seconda media)

una proposta per non dimenticare nessuno

Dopo aver individuato l’argomento più importante di questo anno scolastico per la classe seconda,  la Riforma protestante e la Riforma cattolica (o Controriforma), su essa ho proceduto nell’individuazione di metodologie adeguate a tutte le diverse “intelligenze” presenti in classe. La classe non era attrezzata di LIM, ma è stato predisposto un orario interno delle ore di lettere in modo da permettere l’uso di una LIM di un’altra classe, per tutte le ore di storia, vista l’importanza dell’uso dell’immagine per l’apprendimento della disciplina, insistendo molto sulla motivazione e sulla comprensione globale, per poi passare a quella analitica. La proposta didattica sulla Riforma ha quindi spaziato dalla lezione frontale tramite presentazione in Power Point, alla visione di filmati e ascolto di testi, a lavoro a gruppi per la rielaborazione, la creazione di mappe concettuali e per la redazione di carte storiche, a esercizi multimediali di verifica formativa, a redazione di cartelloni e linea del tempo per la classe, ad attività ludiche sul lessico specifico, è risultato particolarmente di successo una versione del gioco “taboo” con le parole della Riforma, interamente organizzato dai ragazzi.
Fase 1: preparazione
Abbiamo individuato sul testo e sulle slides proposte una cinquantina di parole (almeno due a testa) e preparato dei cartoncini colorati. Ho distribuito ad ogni ragazzo una parola e ciascuno, utilizzando il libro di testo, ma non il dizionario (almeno in prima battuta, se poi trovato in difficoltà allora sì, con il dizionario) doveva scriverne sul quaderno la definizione, la spiegazione “con le tue parole”; una volta controllata l’efficacia della definizione, sempre ciascuno, ma facendosi aiutare dal compagno di banco, doveva individuare cinque parole, contenute nella definizione (a anche altre in aggiunta) definite le “parole proibite”, quelle che non si possono utilizzare per spiegare la parola centrale.
Ad es. se la parola era “ERESIA” non si poteva dire: religione, tribunale, strega, inferno, dottrina.
Appena terminata una parola e scritte le “parole proibite” sul cartoncino colorato, era possibile passare ad un'altra parola. Chiaramente chi faceva più parole aveva un incentivo di gratificazione!
Fase 2; il gioco
 I ragazzi della classe sono stati divisi in 4-5 squadre di circa 5 alunni ciascuno. Ogni squadra, a turno, mandava un componente a ricevere il cartellino con la parola e tornava a spiegare alla sua squadra, affiancato dal componente di una squadra avversaria che verificasse (guardando quindi il cartellino) che non venissero dette, nella spiegazione, le “parole proibite”. Indovinata una parola, lo stesso componente poteva passare ad un'altra, nel tempo di 2 minuti (verificare la tempistica a seconda dell’argomento e della tipologia della classe). Finiti i cartellini, ha vinto la squadra che ha indovinato più parole.
Il gioco di squadra in questo senso ha comportato il fatto che i ragazzi si divertissero e allo stesso tempo apprendessero parole utili a comprendere un argomento difficile come la Riforma e Controriforma.
Alcune parole utilizzate:
concilio
predestinazione
protestante
libero arbitrio
tesi
indulgenza
eresia
sacramento
celibato
anglicanesimo
bolla
conversione
strega
abiura
etc

Vi lascio immaginare cosa è potuto venire fuori dal “celibato”… tra “la festa che fa lo sposo” al “quello che celebra il matrimonio”!




Saturday 3 October 2015

I Miserabili

drammatico, USA 1998
di B.August
con L.Neeson, G.Rush, U.Thurman, C.Danes
(segue scheda di lavoro per i ragazzi)
La storia verte, ovviamente, sul personaggio di Jean Valjean, un uomo molto povero che ruba un pezzo di pane per sfamarsi, ma viene arrestato. Dopo vent'anni di lavori forzati, Jean Valjean viene rimesso in libertà, sia pure condizionata. Dopo tante violenze subite, Valjean è diventato un uomo privo di moralità, ladro e imbroglione, pronto a vivere solo di crudeltà e forza bruta. Nel trasferirsi dal carcere di Toulon a Digione, dove deve presentarsi alle autorità, Valjean si ferma a Dignè. Il Vescovo del luogo lo accoglie con grande rispetto, ma Valjean nella notte lo picchia, ruba l'argenteria e fugge. Viene ripreso ma il Vescovo lo scagiona completamente. Profondamente toccato dal gesto di perdono del religioso, Valjean riesce a cambiare vita. Così Jean Valjean diventa un uomo nuovo, votato al bene degli altri e, qualche anno dopo, diviene ricco aprendo una fabbrica e tanto influente e rispettato da essere eletto, nel 1822, sindaco della piccola cittadina di Viagau, sotto il falso nome di Signor Lemairie.