Wednesday 6 April 2011

Uccisa la speranza?

Juliano Mer Khamis con i bambini del Freedom Theatre del campo profughi di Jenin




La sorpresa della tenacia, del coraggio e della passione educativa di quest’uomo mi aveva entusiasmato, quando ho visto il documentario che Juliano aveva fatto con i bambini del Stone Theatre di Jenin; un miracolo in mezzo alla devastazione della guerra e della miseria del popolo palestinese nel campo profughi di Jenin. E in tutti questi anni, quel piccolo progetto educativo, che voleva crescere una nuova generazione di giovani palestinesi, privi di odio e di violenza, ma tenuti in vita da una speranza di libertà, è diventato il Freedom Theatre che Juliano Mer Khamis ha voluto continuare. Tornato a Jenin nel 2002 infatti, dopo aver visto tre dei bambini che aveva conosciuto anni prima morire nella guerra senza fine, ha voluto fare rinascere il progetto di sua madre Arna, e rincontrare gli “Arna’s Children”. In tutti questi anni moltissimi bambini hanno cominciato a seguire le attività, a girare in tournè per l’Europa, e testimoniare che in Palestina non è sempre la violenza e la guerra che vince, ma anche la SPERANZA.

Ma che cosa dava tanto fastidio di tutto ciò? Così tanto fastidio da essere interrotto così violentemente con l’assassinio, ieri, di Juliano, mentre scendeva dalla sua macchina davanti al campo di Jenin? Chi poteva “disturbare” tenendo insieme questi bambini, togliendoli dalla violenza del terrorismo, dando loro un motivo per sperare nella pace? Qual’è l’origine di un tanto inspiegabile odio verso chi ha solo voluto accompagnare, resistere e amare questi bambini, dimenticati da tutti?

Lo scrittore dissidente Yitzhak Laor aveva scritto: “Il film di Juliano è un capolavoro perché è stato realizzato con una mano tremante, con la confusione di chi non sa per cosa soffrire maggiormente: se per sua madre, per i ragazzi del campo di Jenin o per le speranze infrante della gente che desidera essere libera”. Ma l’esperienza del Freedom Theatre ha ridato la speranza a questa gente.

Oggi, noi educatori e insegnanti di tutto il mondo non possiamo che essere vicini nel dolore di questa perdita a tutti i bambini di Jenin, alle loro famiglie; ma siamo anche certi che quanto iniziato da Arna e tenuto in vita da Juliano è come un piccolo seme che, ora, anche se sembra perduto, darà frutto.

http://www.thefreedomtheatre.org/

vedi anche sul blog TheGreateachers; sezione Cinema4 the school "Arna's Children"

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