Monday 29 October 2018

La vocazione del maestro

di Maria Zambrano

Parte III
Si racconta che l’iniziato nelle antiche iniziazioni alle religioni misteriche doveva sottomettersi a una serie di prove. Il maestro è diverso anche in questo perché, per acquisire il grado supremo, deve passare attraverso prove non esenti da difficoltà, ma in seguito si trova in una prova senza fine, a ogni momento. È una condizione che diventa interiore ma a a condizione di essere acquisita a ogni istante oppure può perdersi: molti saranno stati maestri veri e propri durante un periodo della loro vita e in seguito non potranno continuare ad esserlo. Allora l’essere stati maestri resta come qualcosa di essenziale della persona, senza dubbio, eppure non la definisce completamente: quando scomparirà l’essenziale, si dirà, in quel resoconto biografico che la morte non perdona, che egli è stato anche maestro e se in seguito non è stato nessun altra cosa, resterà come qualcuno che si è fermato a metà strada. A meno che non abbia smesso di essere maestro in un modo per esserlo in un altro, giacché è possibile e forse necessario che in una società il magistero possa essere esercitato in molti modi.

Monday 22 October 2018

La vocazione del maestro

di Maria Zambrano

Parte II
La mediazione
Ogni vocazione è per essenza mediatrice. L’abbiamo visto via via per tutti i suoi meriti scoperti empiricamente e nella considerazione finale che potremmo chiamare metafisica. Mediatrice tra le forze e le modalità che costituiscono l’individuo, mediatrice tra i piani dell’essere e quelli della realtà, della vita e della ragione. Ma è mediatrice, anche, e in sommo grado, in senso sociale, tra individuo e società, perché ogni vocazione, essendo un’offerta, è per essenza di natura sociale. Non vi è nulla più di essa che leghi l’individuo alla società; né la posizione sociale ereditata, né le funzioni di potere, né le apparizioni folgoranti sulla scena creano questo vincolo permanente tra l’individuo e la società come quando il maestro compie la sua vocazione.
Situarlo all’interno della sua specie continua a essere un modo sicuro per scoprire l’essere qualcosa, come abbiamo tentato di fare; in seguito si vedranno in esso le differenze in rapporto al genere o ai generi più prossimi. Continueremo a tentare di fare così.

Monday 15 October 2018

La vocazione di maestro

di Maria Zambrano

PARTE I
Tutte le vocazioni hanno qualcosa in comune, senza alcun dubbio. Approfondire il luminoso fenomeno in cui consiste la vocazione esige un trattato, e forse ancor più un sistema di pensiero a partire dal quale la vocazione appaia come una di quelle cose intellegibili che non solo si capiscono, ma danno una mano a farsi capire. La maggior parte dei sistemi filosofici del mondo moderno, delle ideologie che lo invadono, non permettono neppure che si tenga conto del fatto della vocazione, e tantomeno può essere usata la parola stessa, vocazione.
Invece, della vocazione di parla di professione, spogliando questa parola dal suo senso originario, rendendola equivalente a “occupazione” o al semplice lavorare per guadagnarsi da vivere.

Saturday 6 October 2018

La novità di educare - The Great Teachers #6

“La novità di educare” contiene tre diverse pubblicazioni che desiderano accompagnare la formazione di chi vuole essere educatore.
La prima, “Appunti di metodo per gli insegnanti” raccoglie alcuni spunti che nel 1979 il prof. Giovanni Riva ha voluto suggerire a chi vive l’educazione come vocazione.
Poi “La novità di educare”, una lezione tenuta dal prof. Riva nel 1993 agli insegnanti e ai genitori di Nuova Scuola, opera cui lui stesso aveva dato vita, a Reggio Emilia.
“La Comunità educante” (1994), quasi come sviluppo della precedente, riunisce gli educatori che desiderano, in modo più decisivo, vivere l’educazione cristiana.
Si tratta di una stesura degli appunti dei partecipanti a queste conversazioni e non è stata rivista dal relatore, per questo risente dello stile colloquiale originario.



Edizione bi-lingue (italiano e spagnolo)