Saturday 29 September 2012

Fahrenheit 451

1966, Francia, Fantascienza, di François Truffaut, con Oskar Werner, Julie Christie 

In un ipotetico paese è assolutamente proibita la lettura dei libri, in quanto questi snaturano i fatti, abbelliscono la realtà, costringono alla riflessione e impediscono alla gente di essere felice. Il capitano dei vigili del fuoco, in una città progettata per essere ignifuga ha ora un nuovo incarico: scovare i libri, bruciarli e castigare i colpevoli (proprio come accadeva in Germania sotto il regime nazista). Tra i vigili, si distingue Montag, il più solerte dei suoi subalterni. Ma questi, che nella moglie Linda trova un evidente modello della spersonalizzazione prodotta dal sistema del quale egli stesso è un difensore (sedata da pillole della felicità e televisione), incomincia a dubitare della validità del suo operato quando incontra casualmente Clarissa, una giovane istitutrice, la quale risveglia in lui il naturale desiderio di sapere e di conoscere. 
A poco a poco Montag, dopo aver incominciato a nascondere libri ed a leggerli, riconquista il dominio della propria mente: ma, tradito da Linda, viene condannato a distruggere la sua casa ed i suoi libri. Allora si ribella, uccide il suo comandante e si rifugia nei boschi, dove alcuni uomini vivono in comunità imparando a memoria il contenuto dei libri, decisi a tramandare ai posteri queste opere di valore universale. Il film tratto dal romanzo di R.Bradbury propone una chiara rilettura del presente potere della tecnica e dei mass media, allora visti come pericoli in un ipotetico futuro, oggi, altrettanto pericolosi strumenti di parcellizzazione e allontanamento dell’uomo dalla cultura, da un giudizio non falsato della realtà e da qualsiasi voce che si oppone al potere, oggi tacciata di violenza e “terrorismo”.

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