Tuesday, 15 September 2015

Notre travail commun

oggi, primo giorno di scuola in molte città italiane, vorrei sottoporvi questo testo che una giovane insegnante in Francia ha proposto ai suoi alunni di arte, come inizio del loro lavoro comune lungo quest'anno scolastico.
così vi invitiamo a collaborare al lavoro di quest'anno di The Great Teachers: inviate i vostri materiali, le vostre lezioni più riuscite, i racconti di quanto accade nelle aule delle scuole di tutto il mondo...



Ce texte vise à poser les bases de notre travail. Il donne donc des règles à suivre.

« Pourquoi devrais-je les suivre ? » vous vous demandez sans doute. Parce que je les ai suivies et vécues avant vous et, par expérience, je peux vous dire que si vous les suivez, 
vous serez chaque jour un peu plus grands et un peu plus satisfaits !

La première règle est de se préoccuper de celui et de celle qui est à tes côtés.
Comment le faire ?
ü  Les places sont attribuées par l’enseignante et ne peuvent pas être échangées. Ceci rend service à votre nouvelle enseignante qui souhaite apprendre tous vos prénoms !

ü  Chaque espace dans l’établissement a sa propre fonction. Comme la cour de récréation est conçue pour dialoguer, échanger, jouer ; la salle de classe est conçue pour développer vos capacités et pour vous faire grandir. Pour grandir au collège, chacun de vous a besoin de l’enseignante, des autres élèves et des outils de travail fournis par l’école ou par vos parents. Puisque vous avez reçu tout cela gratuitement, il faut que vous preniez soin des personnes, de l’espace et des choses. C’est pourquoi les dernières 5 minutes de chaque cours seront dédiées au rangement de vos affaires et au ménage de la classe.

ü  Il faut respecter un climat de silence. Qu’est-ce que le silence ? Ça ne signifie pas être tristes ou ne pas parler du tout, mais faire en sorte que l’autre (qui m’aide à grandir et développer mes capacités) puisse s’exprimer. Pour respecter un climat de silence il faut donc :
1.    Poser des questions et intervenir en levant la main. Les questions et les interventions de chacun aident tout le monde à faire un pas de plus et, ainsi, avancer ensemble
2.    Ne pas parler lorsqu’un autre prend la parole, soit-il l’enseignant ou un élève
3.    Ne pas parler entre vous, si cela n’est pas nécessaire pour le bon déroulement du cours
4.    Demander l’autorisation pour aller aux toilettes afin que je sache où vous êtes

ü  Pour le cours d’Arts Plastiques vous n’aurez pas de devoirs à la maison, mais votre cahier sera noté périodiquement. Il faut donc terminer les travaux qu’on n’aura pas eu le temps d’achever en cours. Le cahier sera noté car il est un « book », mot que nous allons expliquer en cours.

ü  Il est obligatoire de ramener le matériel que je vous demanderai d’apporter pour notre travail artistique. Il s’agit d’une « responsabilité », mot difficile que nous allons comprendre ensemble tout au long de l’année.
Voici les règles qui vont gérer notre année ensemble. Le non-respect de ces points sera automatiquement noté sur le cahier de correspondance. Pourquoi ? Car il  empêche à vous comme à vos compagnons de grandir et de profiter, dans la joie, de cette année scolaire. J’ai souvent utilisé le mot « grandir » dont nous parlerons au long de l’année.






Le basi del nostro lavoro comune
Questo testo mira a porre le basi del nostro lavoro. Ci dà quindi delle regole da seguire.
“Perché le dovrei seguire?” vi domanderete senza dubbio. Perché io le ho seguite e le ho vissute prima di voi e, per esperienza, vi posso dire che se voi le seguirete, sarete ogni giorno un po’ più grandi e un po’ più soddisfatti.
La prima regola è quella di preoccuparsi di quello o di quella che è al tuo fianco.
Come fare?
·      I posti sono attribuiti dall’insegnante e non possono essere scambiati. Questo è un servizio alla vostra nuova insegnante che vorrebbe imparare tutti i vostri nomi!
·      Ciascuno spazio nell’istituzione ha la sua propria funzione. Come il cortile per la ricreazione è stato progettato per dialogare,  scambiarsi, giocare; la classe è stata progettata per sviluppare le vostre capacità e per farvi crescere. Per crescere alla scuola media, ciascuno di voi ha bisogno dell’insegnante, degli altri alunni e degli strumenti di lavoro forniti dalla scuola o dai vostri genitori. Dato che avete riceuto tutto gratuitamente, bisogna che voi vi prendiate cura delle persone, degli spazi e delle cose. È per questo che gli ultimi 5 minuti di ogni lezione saranno dedicati alla sistemazione delle vostre cose e al riordino della classe.
·      Bisogna rispettare un clima di silenzio. Che cos’è il silenzio? Non significa essere tristi o non parlare affatto, ma fare sì che l’altro (che mi aiuta a crescere e a sviluppare le mie capacità) si possa esprimere. Per rispettare un clima di silenzio è quindi necessario:
1.     Fare domande e intervenire alzando la mano. Le domande e gli interventi di ciascuno aiutano tutti a fare un passo in avanti e, quindi, a avanzare insieme.
2.     Non parlare quando un altro sta parlando, sia egli l’insegnante o un alunno.
3.     Non parlate tra di voi, se non è necessario per il buon svolgimento della lezione.
4.     Chiedere il permesso di andare in bagno affinché l’insegnante sappia dove siete.

·      Per il corso di arte voi non avrete compiti a casa, ma il vostro quaderno sarà valutato periodicamente. Bisogna quindi finire i lavori che non si ha avuto il tempo di terminare a lezione. Il quaderno sarà valutato, perché è un “book” termine che s spiegato a lezione.
·      È obbligatorio riportare il materiale che l’insegnante vi richiederà di portare per il nostro lavoro artistico. Si tratta di una “responsabilità”, parola difficile che noi impareremo insieme lungo l’anno.

Ecco le regole che guideranno il nostro anno insieme. Il mancato rispetto di questi punti sarà automaticamente annotato sul diario delle comunicazioni. Perché? Perché impedisce a voi, come ai vostri compagni di crescere e di approfittare, nella gioia, di questo anno scolastico. Ho spesso utilizzato la parola “crescere” di cui noi parleremo lungo l’anno.

L’insegnante

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