Saturday, 29 March 2014

V.Andreoli - Lettera a un insegnante (part 4)

…Se ti sembrerà che qualche mia considerazione sia estranea alla scuola, ti prego di scusarmi e di capire il mio intendimento e la spinta a scriverti che è il dolore, il dolore dei tuoi allievi: tu li devi aiutare a vivere, non escluderli e dichiararli inadatti a crescere, che è un invito a morire. E molti giovani lo seguono o vivono come se fossero già morti. 
È una storia che forse non vuoi conoscere, ma che io constato ogni giorno, e vorrei, poiché anch’io sogno, che non si ripetesse più; e la scuola ha una grande funzione e tu, proprio tu, puoi cancellarla quella storia. 
Questo è l’unico potere che mi appassiona: quello che aiuta a vivere tutti e in particolare chi è più debole e soffre, e sono certo che tu non pensi che giovinezza sia da coniugare con spensieratezza e serenità, e tanto meno con felicità. Semmai mi viene da legarla alla sofferenza, anche se talora è mascherata da eroi del nulla. Se vuoi capire la violenza, lo dico sempre, devi prima sapere cos’è la paura. I ragazzi che hai davanti la conoscono bene, anche se talvolta ti fanno e fanno paura.

Saturday, 22 March 2014

V.Andreoli - Lettera a un insegnante (part 3)

…Carissimo, ti ho anticipato la decisione di focalizzare la mia attenzione sulla classe e in particolare sulla dinamica che lega te insegnante ai tuoi allievi e certo anche sul rapporto che si instaura tra di loro, ben sapendo che la scuola è solo una nicchia del mondo, una parte piccola ma certamente la più viva e la più critica. L’analisi della classe prevede naturalmente di conoscere meglio i tuoi allievi, di conoscerli nella loro personalità, negli stili di vita che caratterizzano questa generazione così diversa da quella di qualche anno fa, perché tutto sembra aver subìto un’accelerazione. 

Friday, 21 March 2014

The power of one


EE.UU. 1992, de J.G.Avildsen, con D.Craig, S.Dorf, M.Freeman 
En los años 30, P.K., llamado así por sus iniciales, al igual que su padre fallecido, es un niño sudafricano, de origen Inglés, que a los siete años es enviado a un colegio dirigido por los afrikaners, porque la madre está gravemente enferma y la muerte del ganado la ha vuelto pobre. Al llegar al colegio, es odiado por los jóvenes afrikaners (los primeros habitantes de la colonización blanca, es decir alemanes y holandeses), ya que él es inglés. Acá,  P.K. es perseguido y humillado especialmente por el jefe de los “grandes”.

Saturday, 15 March 2014

V.Andreoli - Lettera a un insegnante (part 2)

…Potrei continuare all’infinito a sostenere i vantaggi di un cambio di strategia che ponga la classe al centro dell’insegnamento: il gruppo invece che il singolo. Lo spirito di gruppo, il legame, la solidarietà, l’interesse per l’altro che non è mai considerato un antagonista, un nemico, ma un compagno di squadra, di classe: una rete che tiene insieme, una rete che lega tutti. E in questo clima il richiamo, la correzione non sono mai un fatto traumatico, ma semplicemente una direttiva perché l’insieme funzioni meglio e il singolo divenga insieme.
In questo modo scompare anche un’altra punizione frequente nella scuola e altrettanto drammatica: la punizione dei propri compagni...
…Ciò mostra come talora lo stile punitivo non si limiti all’insegnante nei confronti degli allievi, ma sia assunto da alcuni compagni nei confronti di altri. 
Alcune caratteristiche della personalità e del comportamento di un allievo in classe sono ad alto rischio. Sovente la vittima è il primo della classe oppure qualcuno che gode della simpatia di un certo insegnante, allora gli esclusi operano una sorta di compenso e di punizione per l’ingiusto vantaggio colpendo in tal modo indirettamente l’insegnante che lo ha elevato a questo rango…

Friday, 14 March 2014

Música del corazón


USA 2000, de W. Craven, con M. Streep

Entre los proyectos de Roberta no existía seguramente el de ser profesora. Pero, para poder continuar su vida aparentemente perfecta, un esposo, dos hijos, una casa perfecta, renuncia al sueño de su juventud: el violín.
De repente, todo lo que ella creía indestructibles se derrumba como un castillo de naipes: su marido la deja y su vida perfecta se va con él, llevándose todo lo en el cual ella siempre había creído. La existencia de Roberta está profundamente alterada por circunstancias imprevistas y que ella no había elegido o deseado, pero que resultan ser una esperanza y una nueva pasión.

Thursday, 13 March 2014

Monsieur Batignole

di G.Junot (Francia, 2002) 
Parigi, 1942. Edmond Batignole è un macellaio interessato solo agli affari, con una moglie burbera e una figlia fidanzata con Pierre-Jean, uno scrittore di pièce teatrali, ma soprattutto collaborazionista della polizia filonazista. Tra i vicini di casa ci sono anche i Bernstein, un’agiata famiglia ebrea che, un giorno, viene arrestata grazie ad una soffiata di Pierre-Jean e alla ingenua “ collaborazione" di Edmond. Per l’utile “servizio” offerto, i Batignole ottengono in comodato l’enorme appartamento dei Bernstein nel quale si trasferiscono.

Wednesday, 12 March 2014

L'onda

Un tragico esperimento
Nel 1967 in California un insegnante di storia di un liceo (o, meglio, high school), Ron Jones, propose ai propri allievi un esperimento che si proponeva di simulare una dittatura nell’ambito della classe, per dimostrare che anche in una società democratica si poteva scivolare facilmente nell’autoritarismo. Agli ordini del professore/despota, i ragazzi/sudditi accettavano cose che nella vita quotidiana rifiutavano: seguivano gli ordini, risputavano le regole, accettavano una divisa. Ma poi la cosa degenerò in maniera imprevedibile e violenta fino a essere sospeso.
Su questo spunto ha costruito il suo film il tedesco Dennis Gansel che ha ambientato una storia analoga nella sua nazione (con enorme successo di pubblico). Così in un liceo tedesco ai giorni nostri il professor Rainer Wenger, con un passato da contestatore anarchico, si vede rifiutare l’ambito seminario di anarchia (che passa a un collega noioso e poco affascinante) ed è costretto a proporre agli allievi una settimana di approfondimento sul concetto di autocrazia. Ai ragazzi il tema risulta ostico e poco interessante: chi mai può pensare, dopo quello che ha fatto Hitler, che ancora possa rinascere un regime dittatoriale. 

Saturday, 8 March 2014

V.Andreoli - Lettera a un insegnante (part 1)

…Ma ora io voglio entrare nella tua classe e chiederti: che senso ha punire il singolo, se la classe è il vero soggetto dell’insegnamento, e quindi l’obiettivo?
Una classe non la si boccia o non la si promuove, ma la si può condurre a un livello di apprendimento, in termini di sapere ma soprattutto di saper vivere, che potrà variare da quello di un’altra classe, e da zona a zona, da regione a regione sulla base di molte determinanti sociali.
Come ti ho già accennato, la classe non richiede una omogeneizzazione e una sorta di anonimato che azzera talenti, propensioni e impegno. Questa stessa preoccupazione risente dell’ossessione del giudizio, delle valutazioni da olimpiadi e da gare di qualificazione scolastiche, a svantaggio di componenti che non si misurano con un metro fisso, ma che includono elementi di grande rilievo e che solitamente scompaiono in un insegnamento centrato sui singoli, come la partecipazione, la capacità di aiutare l’altro, il senso della appartenenza alla classe e non invece la tendenza a separarsi.

Friday, 7 March 2014

Cineforum “Vidas dedicadas” - El Salvador

Cineforum “Vidas dedicadas”

“Yo, que en la vida renuncié siempre a cualquier quietud y, descuidando
lo que a la mayoría le interesa,
 no me preocupé de enriquecer ni gobernar mi casa,
ni aspiré a mandar en el ejército,
ni lo favores del pueblo, ni otros honores públicos”
Sócrates

“Vidas dedicadas” es el título del cineforum que realizaremos este año con una película cada mes. Hemos decidido, como educadores, elegir este título provocativo, porque, si pensamos en nuestro tiempo y en nuestras sociedades, donde cada uno es inducido constantemente a pensar sólo en si mismo y que realmente pocos hoy dedican sus vidas a algo grande y verdadero.