Thursday 22 October 2015

F. Bégaudeau, La classe (Entre les murs)


“- Su ventiquattro compiti, due soltanto hanno più o meno capito l’espressione “senso della vita”. Che cosa vuol dire “senso della vita?”
Frida, “Love me twice” in nero su maglietta rosa.
- Vuol dire a che serve
- Si alza la mano quando si vuole parlare. E allora a che serve?
I quattro ragazzi in fondo non ascoltavano.
- Kevin non ti interessa il senso della vita?
- Che?
- Non si dice “che”.
- Come?
- Non sembra interessarti il senso della vita.
- Sì.
- Allora cos’è?
- Che ne so io.
- Allora ascolta gli altri e lo saprai. Frida puoi dirci come si dà un senso alla vita?
Frida non cerca, lei trova.
- Non lo so, tipo se si crede in Dio e tutto.
- Bene, giustissimo. La gente che crede in Dio, è un modo per dare un senso alla vita. E quelli che non credono come fanno?
I quattro in fondo non ascoltavano.
- Kevin, che si può dire a quelli che pensano che sarebbe meglio spararsi un colpo in testa subito?
- Che ne so io.
- Li lasciamo fare?
Lydia ha parlato senza alzare la mano.
- il senso è anche aiutare gli altri.
- Si alza la mano quando si vuole parlare. Aiutarli come Lydia?
- Non lo so, dandogli da mangiare.
- Sì, va bene, bene, si può per esempio rendersi utili per quello che definiamo l’impegno umanitario, o cose così. E altrimenti?
Lei ha sorriso.
- Insegnandogli delle cose.
- A chi?
- All’altra gente.
- Quindi la vita da prof ha senso?
- Be’ si, perché ha missione e tutto.
- Vuoi dire che io sono al mondo per questo?
- Forse, che ne so.
Gruppo di sinistra, prima fila. Dico è uscito dal suo silenzio distante.
- che scemata, sentila. Ehi, prof, lei quand’è nato voleva fare il prof?
- No, soltanto a due o tre anni.
Girandosi verso Lydia.
- Ecco vedi, quella ha detto una scemata.”

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