una proposta per non dimenticare nessuno
Dopo aver
individuato l’argomento più importante di questo anno scolastico per la classe
seconda, la Riforma protestante e la
Riforma cattolica (o Controriforma), su essa ho proceduto nell’individuazione
di metodologie adeguate a tutte le diverse “intelligenze” presenti in classe.
La classe non era attrezzata di LIM, ma è stato predisposto un orario interno
delle ore di lettere in modo da permettere l’uso di una LIM di un’altra classe,
per tutte le ore di storia, vista l’importanza dell’uso dell’immagine per l’apprendimento
della disciplina, insistendo molto sulla motivazione e sulla comprensione
globale, per poi passare a quella analitica. La proposta didattica sulla
Riforma ha quindi spaziato dalla lezione frontale tramite presentazione in
Power Point, alla visione di filmati e ascolto di testi, a lavoro a gruppi per
la rielaborazione, la creazione di mappe concettuali e per la redazione di
carte storiche, a esercizi multimediali di verifica formativa, a redazione di
cartelloni e linea del tempo per la classe, ad attività ludiche sul lessico
specifico, è risultato particolarmente di successo una versione del gioco
“taboo” con le parole della Riforma, interamente organizzato dai ragazzi.
Fase 1: preparazione
Abbiamo
individuato sul testo e sulle slides proposte una cinquantina di parole (almeno
due a testa) e preparato dei cartoncini colorati. Ho distribuito ad ogni ragazzo
una parola e ciascuno, utilizzando il libro di testo, ma non il dizionario
(almeno in prima battuta, se poi trovato in difficoltà allora sì, con il
dizionario) doveva scriverne sul quaderno la definizione, la spiegazione “con
le tue parole”; una volta controllata l’efficacia della definizione, sempre
ciascuno, ma facendosi aiutare dal compagno di banco, doveva individuare cinque
parole, contenute nella definizione (a anche altre in aggiunta) definite le
“parole proibite”, quelle che non si possono utilizzare per spiegare la parola
centrale.
Ad es. se la
parola era “ERESIA” non si poteva dire: religione, tribunale, strega, inferno,
dottrina.
Appena terminata
una parola e scritte le “parole proibite” sul cartoncino colorato, era
possibile passare ad un'altra parola. Chiaramente chi faceva più parole aveva
un incentivo di gratificazione!
Fase 2; il gioco
I ragazzi della classe sono stati divisi in
4-5 squadre di circa 5 alunni ciascuno. Ogni squadra, a turno, mandava un
componente a ricevere il cartellino con la parola e tornava a spiegare alla sua
squadra, affiancato dal componente di una squadra avversaria che verificasse
(guardando quindi il cartellino) che non venissero dette, nella spiegazione, le
“parole proibite”. Indovinata una parola, lo stesso componente poteva passare
ad un'altra, nel tempo di 2 minuti (verificare la tempistica a seconda
dell’argomento e della tipologia della classe). Finiti i cartellini, ha vinto
la squadra che ha indovinato più parole.
Il gioco di
squadra in questo senso ha comportato il fatto che i ragazzi si divertissero e
allo stesso tempo apprendessero parole utili a comprendere un argomento
difficile come la Riforma e Controriforma.
Alcune parole
utilizzate:
concilio
predestinazione
protestante
libero arbitrio
tesi
indulgenza
eresia
sacramento
celibato
anglicanesimo
bolla
conversione
strega
abiura
etc
Vi lascio
immaginare cosa è potuto venire fuori dal “celibato”… tra “la festa che fa lo
sposo” al “quello che celebra il matrimonio”!
No comments:
Post a Comment