Monday, 15 November 2010

Joyeux Noel

Li hanno chiamati episodi di “fraternizzazione” questi fatti inspiegabili, ma realmente accaduti nelle trincee sul fonte occidentale della IGM, tra Svizzera, Francia, Germania; in diversi punti, nella cosiddetta “no man’s land” piccoli gruppi di soldati di schieramenti diversi si sono “incontrati” la notte di Natale del 1914, concedendo una tregua alle ostilità.
Se giudichiamo i fatti con gli occhi di oggi, di chi ha visto cosa vuole dire “fare guerra” oggi ci sembra quasi impossibile; ma sono numerosissime le testimonianze, raccolte in lettere dal fronte, in qualche sparuta fotografia (alcune testimoniano anche che il fatto si è ripetuto nel 1916), in “paradossali” resoconti dal campo di battaglia, canzoni popolari e racconti tramandati dai nostri nonni.
Eppure ci sono stati. Ma perché oggi ci sorprendiamo tanto che l’uomo possa per un momento dimenticarsi della guerra e abbracciare invece quell’altro uomo che si ha di fronte, accettando la sua debolezza, la sua umanità, riconoscendosi fratelli e desiderando la stessa cosa, anche solo per una notte?

Questo film di Christian Carion sembra una “bella favola” di Natale; eppure ha tratto ispirazione da fatti realmente accaduti, il 24 dicembre 1914, nella No Man’s Land; e anche se la ricostruzione dei personaggi e dei pensieri che hanno attraversato i cuori di quelle persone in quella fatidica notte possono sembrarci irreali (troppo “belli” per crederci!) rispecchiano la realtà di fatti, di ricostruzioni storiche, di destini e di umanità.

Eppure tre comandanti (Guillaume Canet, tenente Audebert dell’esercito francese; Daniel Bruhl, tenente Horstmayer, e Alex Ferns, capitano Gordon dell’esercito scozzese) si ritrovano, allo scoccare della mezzanotte del 24 dicembre, a stappare una bottiglia di champagne (rigorosamente offerto al tenente francese) in una No man’s land che si sta animando dei canti dei soldati, del suono delle cornamuse e di militari che pian piano sgusciano fuori dalle rispettive trincee a “conoscere il nemico”. La scintilla, che in questa occasione aveva realmente dato via a festeggiamenti senza precedenti, la presenza del tenore Nicholaos Sprink tra le file tedesche (e della sua compagna, la cantante danese Anna Sörensen ); il canto, si sa, unisce anche le voci più diverse; Stille Nacht, Adeste Fideles sono canti popolari che tutti conoscono e il Natale ci ricorda sempre che è possibile il perdono. La presenza poi di un pastore tra le truppe scozzesi rende possibile la celebrazione della Messa e tutti, anche i non credenti, anche gli atei, protestanti, cattolici ed ebrei, in quel momento hanno bisogno di essere lì, insieme, intorno a un fuoco. La celebrazione è in latino, per superare anche le incomprensioni e le diversità. Senza sapere come, i soldati si ritrovano a scambiarsi cioccolata, whisky e sigarette, a raccontare delle loro famiglie, degli amici caduti, della guerra (che è dura, per chi combatte in trincea, mentre chi l’ha decisa è in sontuosi palazzi a festeggiare, in quella stessa notte di Natale). Ma soprattutto, come ricominciare, il giorno dopo, ad odiarsi? Ad uccidere il soldato che la sera prima ti aveva mostrato la foto dei suoi figli? Un nuovo ritrovo dei tre comandanti (questa volta per un caffè…) sancisce la tregua anche per il giorno seguente; il giorno della nascita di Cristo viene proprio dedicato al perdono e alla gratuità del seppellire i propri morti (e quelli del mio nemico!!) e si conclude con una partita a calcio, altri festeggiamenti e i tedeschi che imparano le canzoni scozzesi.

Nessuno può credere al tenente tedesco che, il 26 dicembre, informato dal Quartier generale di imminenti bombardamenti, offre ospitalità agli eserciti nemici nelle proprie trincee (generosamente ricambiato dalla protezione francese, all’arrivare della controffensiva). Eppure è stato così.

E le lettere parlano chiaro, fin troppo; la posta francese e tedesca viene sempre controllata prima di essere consegnata a casa e i comandanti non possono credere a quello che stanno leggendo… Il fatto che non furono rese pubbliche tali notizie e che le truppe non vennero giustiziate per alto tradimento è facilmente spiegabile; come mettere in piedi un processo per punire “l’umanità” di questi uomini senza che nessun’altro soldato ne potesse essere influenzato o minimamente toccato? I battaglioni vengono però smembrati, la fraternità rotta, e chi ha la peggio viene spedito sul fronte russo… L’unico che viene condannato (e forse, stando alle fonti, arrestato e giustiziato) per altro tradimento è un gatto che faceva spola tra le diverse trincee che fu ritrovato nella trincea francese con un bigliettino legato al collare che in tedesco ammoniva “buona fortuna camerati!”.

Ma anche una bella favola ha i suoi lati “oscuri”; il pastore scozzese che guardava con disprezzo i cinturoni degli “amici” tedeschi con scritto “Gott mit uns”, vive lo scontro più duro con il suo vescovo che lo accusa di avere “traviato” i giovani soldati con queste attività di fraternizzazione e ascoltando il sermone rivolto alle nuove leve, che inneggia ad ammazzare e sterminare tutti i tedeschi perché non sono da considerarsi figli di Dio, accoglie la sua vera “croce” lavando il sangue dei fratelli feriti (tale discorso è stato peraltro realmente pronunciato da un Vescovo anglicano nella cattedrale di Westminster nel 1916).
Commovente, come tutte le “belle favole” di Natale. Ma ancor di più al pensiero che è stato possibile tanto e che, forse è ancora possibile che chi veramente soffre la guerra cerchi prima la pace e l’abbraccio dell’altro, anche se quest’altro è il nemico, perché tutti gli uomini desiderano la stessa cosa.
Come i soldati tedeschi che cantano, stipati in un convoglio diretto in Russia, le note che prima erano accompagnate dalle cornamuse scozzesi: “I am dreaming of home…”


Una piccola aggiunta al film: due amici irlandesi mi hanno segnalato la canzone scritta dalle truppe irlandesi presenti alla Tregua di Natale dell’anno 1915 (nonostante che i comandanti francesi e tedesco, dopo i fatti del 1914, avevano ordinato bombardamenti pesanti di artiglieria nulle linee nemiche, la vigilia di Natale, affinché non si verificasse più una cosa del genere)


Captains and Kings
1915 on Christmas Day 1915, giorno di natale
On the western front the guns all died away sul fronte occidentale le pistole sono spente
And lying in the mud on bags of sand e distesi nel fango sui sacchi di sabbia
We heard a German sing from no man's land abbiamo sentito un tedesco cantare dalla terra di nessuno
He had tenor voice so pure and true aveva una voce da tenore così pura e vera
The words were strange but every note we knew le parole erano strane, ma conoscevamo ogni nota
Soaring or the the living dead and dammed saliva dai morti viventi o barricati
The German sang of peace from no man's land il canto tedesco di pace dalla terra di nessuno

Silent night, no cannons roar Silent Night, nessun cannone tuona
A king is born of peace for evermore è nato il re della pace per ognuno
All's calm, all's bright tutto è clam, tutto è luminoso
All brothers hand in hand tutti fratelli, mano nella mano
In 19 and 15 in no man's land nel 1915 sulla terra di nessuno

They left their trenches and we left ours hanno lasciato le loro trincee e noi le nostre
Beneath tin hats smiles bloomed like wild flowers Sotto il cappello di latta spuntano sorrisi come fiori selvatici
With photos, cigarettes, and pots of wine con foto, sigarette e pentolini di vino
We built a soldier's truce on the front line abbiamo costruito la tregua dei soldati in prima linea
Their singer was a lad of 21 il cantante era un ragazzo di 21 anni
We begged another song before the dawn abbiamo pregato un’altra canzone prima dell’alba
And sitting in the mud and blood and fear e seduti nel fango, nel sangue e nella paura
He sang again the song all longed to hear ha cantato ancora la canzone che tutti hanno sentito

Silent night, no cannons roar Silent night, nessun cannone tuona
A king is born of peace for eversore è nato il re della pace per sempre
All's calm, all's bright tutto è calmo, tutto è luminoso
All brothers hand in hand tutti fratelli mano nella mano
In 19 and 15 in no man's land nel 1915 sulla terra di nessuno

And in the morning all guns boomed in the rain e la mattina tutte le armi sono esplose sotto pioggia
And we killed them and they killed us again e noi abbiamo iniziato a ucciderli e loro a uccidere noi ancora
At night they charged we fought them hand to hand di notte hanno pagato per batterci mano nella mano
And I killed the boy that sang in no man's land e io ho ucciso il ragazzo che cantava nella terra d nessuno

Silent night no cannons roar Silent night, nessun cannone tuona
A king is born of peace for evermore è nato il re della pace per sempre
All's calm, all's bright tutto è calmo, tutto è luminoso
All brothers hand in hand tutti fratelli mano nella mano
And that young soldier sings e quel giovane soldato canta
And the song of peace still rings e la canzone di pace risuona ancora
Though the captains and all the kings anche se i capitani e tutti i re
Built no man's land costruiscono la terra di nessuno

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