Insegna a scrivere in arabo e a parlare un po’ di francese, sta imparando nelle scuole dei campi profughi: “Appena imparo qualcosa di nuovo, lo insegno agli altri bambini”, racconta la piccola maestra, mentre i suoi alunni ripetono in coro: “Bonjour… comment ca va… merci…”.
Insegna sempre con il sorriso dei suoi dieci anni e i suoi alunni seguono volentieri le sue lezioni.
Nel campo di Kefermaya vivono quattrocento famiglie di profughi siriani in difficili condizioni umanitarie e sanitarie. Sono distribuiti in cinquantadue tende collocate su un terreno privato che è stato messo a disposizione da uno degli abitanti del villaggio. Secondo le stime ufficiali, sono un milione e 200mila i rifugiati siriani registrati in Libano, ma i dati non ufficiali parlano di almeno un milione e 600mila persone.
Syrian refugee girl Baraa Antar (L), 10 years, teaches fellow refugee children in an outdoor classroom at a makeshift settlement in the village of Ketermaya, south of Beirut January 8, 2015. Baraa lives among 400 displaced Syrians living in 50 tents amid agricultural land in the town of Katrmaya in Mount Lebanon.
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