Wednesday, 15 September 2010

Freedom Writers


Freedom Writers
(Usa 2007) by R.Lagravese, with H.Swank
taken form the book “Freedom Writers diaries"


This involving story, made by a group of students coming from downtown. it concern about the experience of a novice teacher; she arrives, the first day of the academic year in Long Beach high school, the scene of race riots in Los Angeles in 1994, on suit and pearls collar, her daddy’s gift. She is self-confident, in force of their great aims, great words and a great trust in school system. The effect is chilling; and moreover, her effort to win the students with hip-hop music in class (the only communication way they know) it seems ridiculous and it is not helpful to be accepted by them all. And the class is slowly depopulating.
Then, the intuition arrives; the great ideas are replaced with the meeting and the will to share their reality. Professor Gruwell is the only person who is able to give them the only thing they need; to be listened and loved.
Throughout a dangerous school reality, torn by violence and race riots, Erin Gruwell fights against a slack system, in order to make possible that the school and the study become important in her students life. And therefore, talking about their own stories, and listening to each others, for the first time, they look in the face the others, they know each others, they start to consider the others like friends; these theoretically “irrecoverable” students will learn the power of tolerance, will put in order their own broken lives, will find the hope they were needing, able to adduce them the force to change their world, in order to don’t allow that the violence and their belonging to some “gangs” prevail over their friendship and over what’s really is worth.
And while the cynical and resigned school system is neither committed to provide to literature books, because they will be “probably wasted”, it will bend to the fact that the students are reading novels, are moving by Anne Frank story, and even that they are writing their own stories (The Freedom writers Diaries")

Una storia coinvolgente, popolata da ragazzi di città indisciplinati e a rischio, ruota attorno alla figura di un’insegnante alle prime armi che si presenta, il primo giorno di scuola a Long Beach, scenario degli scontri razziali a Los Angeles nel 1994, in tailleur e collana di perle regalate da papà, con grandi ideali, belle parole e una forte fiducia nel sistema scolastico. L’impatto è agghiacciante e anche il suo tentativo di portare in classe la musica hip-hop, l’unico linguaggio che loro conoscono, sembra quasi ridicolo e non l’aiuta certo a farsi accettare. E la classe, piano piano si spopola.
Poi l’intuizione; le belle teorie si sostituiscono con l’incontro e il volere entrare a fare parte della loro realtà. La professoressa Gruwell è l’unica persona in grado di dare loro l’unica cosa di cui hanno veramente bisogno; essere ascoltati e amati.
Gettata in una realtà scolastica pericolosa e lacerata dalla violenza e dalle tensioni razziali, Erin Gruwell si batte contro un sistema negligente, per fare sì che la scuola e lo studio diventino importanti nella vita dei suoi studenti. E così, raccontando le loro stesse storie e ascoltando le storie degli altri si mettono uno di fronte all’altro, si conoscono, cominciano a considerarsi amici; questi ragazzi, teoricamente “irrecuperabili” scopriranno il potere della tolleranza, metteranno ordine nelle loro vite spezzate e troveranno la speranza di cui avevano bisogno, capace di dare loro la forza di  cambiare il loro mondo, di non lasciare che la violenza e l’appartenere a una “gang” prevalga sull’amicizia e su quello che realmente conta. E anche il sistema scolastico cinico e rassegnato, che non si impegna nemmeno nel fornire ai ragazzi i libri di letteratura, perché andranno “sprecati”, dovrà piegarsi al fatto che i ragazzi leggano romanzi, si commuovano davanti alla storia di Anna Frank,  e addirittura inizino a scrivere la loro storia (i Freedom Writers Diary).




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