Tuesday, 21 September 2010

GRAZIE, Signora Tea(t)cher!

ottobre 2010-ottobre 2011
Lo scorso anno mi sono ritrovata, come tanti insegnanti precari, in una “strana” situazione; qualche anno prima tra il 1 settembre e metà ottobre ricevevo una media di 10 chiamate al giorno per supplenze da scuole di ogni ordine e grado. Il mio telefonino sembrava un centralino; un anno fa, come oggi, nulla.

Nel mio diario avevo annotato alcune righe agitate, lo scorso ottobre, che oggi ho ritrovato. E rileggendole mi sono allarmata ancora di più: in un anno, dopo tante proteste e tante promesse, non è cambiato nulla!!


“Si passa dal semplice sapere, al sapere insegnare” ha detto. Questi slogan ad effetto che la Ministra-di ferro-Gelmini sta spargendo ai quattro venti per tranquillizzare gli animi vedono solo la risposta indignata e, giustamente, arrabbiata di 42.500 docenti e 15.000 personale ATA che si sono ritrovati, oggi, senza posto di lavoro. Non ci sono scuse per tale ingiustizia. I tagli dei provvedimenti Gemini-Tremonti gettano sul lastrico intere famiglie, costringono tanti docenti, già pluri-decennalmente precari, a cambiare lavoro e a creare disoccupazione altrove, ma, soprattutto, sono la sforbiciata finale alla scuola italiana, già da anni in crisi.


“Sapere insegnare”, già; ma vogliamo parlare davvero di EDUCAZIONE?

Crede, lei, professoressa Gelmini, che sia educativo abbandonare a se stessi qualcosa come un 40% di alunni stranieri (in media, ma ci sono scuole in cui la percentuale sale anche al 70-80%) presenti, oggi, nelle scuole italiane, negando loro il diritto allo studio (che è diritto per TUTTI i giovani di questo mondo), sopprimendo le ore a disposizione per l’alfabetizzazione ed eliminando le compresenze di insegnanti sulla stessa classe? Crede sia educativo eliminare il tempo pieno nella primaria e il tempo prolungato nella secondaria? D’altra parte le famiglie, nell’anno più nero di questa crisi economica, possono permettersi altro personale a pagamento per seguire i propri figli e, se non possono, i ragazzi riempiranno i loro pomeriggi con altre attività, come giocare alla play station, guardare la tv o girovagare con gli amici! Crede che sia educativo stipare 30 (anche 33!!) ragazzi di scuola media in una stessa classe, senza tenere conto dei problemi disciplinari, degli effetti del bullismo, dei conflitti interculturali - ragazzi che peraltro vivono, ragionano e si comportano come i modelli che vedono nelle VOSTRE televisioni, quindi da ri-educare daccapo- privandoli anche del diritto al recupero riservato, da sempre, ai ragazzi in difficoltà? E i ragazzi disabili, che vedono ridursi drasticamente le ore di presenza di un insegnante di sostegno? Crede sia da considerarsi un atto educativo all’integrazione eliminare il diritto all’ora alternativa alla religione cattolica, facendo scomparire le ore dei docenti destinate a questo scopo? Crede sia educativa la riforma dell’orario scolastico? Mettiamo al centro la “I” di Inglese; per alcuni ragazzi l’italiano è già una seconda lingua da imparare, figuriamoci se si trovano a dovere imparare, da zero, anche un’altra lingua! In questo modo le classi che prevedono l’insegnamento di una seconda lingua comunitaria (francese o altro) diventano classi d’élite, mentre tutti i ragazzi stranieri e figli di immigrati si ritroveranno a scegliere il modulo più semplice; e non c’è nulla di meglio che promuovere la solidarietà tra i compagni di classe; finalmente potranno imparare l’italiano dai compagni albanesi, cinesi, nigeriani e ucraini!

Forse ha ragione, cara professoressa; gli insegnanti devono essere più preparati, adeguatamente formati. E, allora, perché da due anni non esiste nessuna struttura di formazione per i docenti, dopo la chiusura dell’ultimo ciclo di SISS!? Tante promesse, ma ancora nulla di fatto. E, di nuovo, chi ci rimette sono quegli stessi giovani insegnanti che oggi si vedono preclusa la strada verso l’insegnamento e che non vedono proposte per il futuro; quegli stessi che, con la riduzione degli organici, oggi sono mandati a casa, pur avendo contribuito in questi anni, con la loro professionalità e con l’esperienza sul campo, a “svecchiare” e a dare nuove linee educative e didattiche a questa scuola italiana.

Ma niente paura; agli insegnanti lasciati per strada verrà data la possibilità di accedere alle supplenze brevi. Aprendo una parentesi su quest’ultimo argomento: questi insegnanti sono proprio dei cretini! Accettano supplenze e sostituzioni che le scuole (cui lo stato deve oltre un miliardo di euro, mentre i fondi ora stanziati si riducono a poche migliaia di euro) pagano a distanza di mesi (o anche di anni!); ho visto persone, venute da un giorno all’altro dalla Calabria, che hanno avuto la “fortuna” di vedersi offrire una supplenza di un mese che gli è stata pagata 6, 8 mesi dopo! E questo è il meno peggio; le scuole stesse si vedono costrette a non prendere supplenti perché non sanno come pagarli! E si rimedia con sostituzioni interne, anche per 30 o 40 giorni!

E mentre si distrugge la scuola, si cerca di adeguarla ai ben più alti parametri europei introducendo l’obbligatorio insegnamento di Cittadinanza e Costituzione e contravvenendo alla nostra stessa Costituzione con leggi razziste che auspicano a un insegnamento dei dialetti nelle scuole e al reclutamento degli insegnanti su base regionale. Come si possono insegnare i valori della Costituzione quando, di fatto, si nega il diritto all’istruzione, togliendo le possibilità di un’offerta formativa qualificata e privando la scuola stessa, che di per sé dovrebbe essere gratuita (mentre oggi diventa un peso finanziario in capo alle famiglie) di fondi e risorse?

Uno studente, poi maestro, di Barbiana, ha scritto, e forse scriverebbe anche oggi: “Parlava senza guardarci. Chi insegna pedagogia all’Università, i ragazzi non ha bisogno di guardarli. Li sa tutti a mente come noi si sa le tabelline. Finalmente andò via e Lucio che aveva 36 mucche nella stalla disse: <<La scuola sarà sempre meglio della merda>>. Questa frase va scolpita sulla porta delle vostre scuole. Milioni di ragazzi sono pronti a sottoscriverla. (…) L’anno dopo ero maestro. Cioè lo ero tre mezze giornate a settimana. Insegnavo geografia matematica e francese a prima media. Per scorrere un atlante o spiegare le frazioni non occorre la laurea. Se sbagliavo qualcosa poco male. Era un sollievo per i ragazzi. Si cercava insieme. Le ore passavano serene senza paura e senza soggezione. Lei non sa fare scuola come me.” 






Grazie signora Teatcher è una commedia-dark inglese del 1996, con Ewan McGregor, Pete Postlethwaite, ambientata nella cittadina di minatori di Grimley; una commedia proletaria ambientata in una inghilterra del 1989, umiliata e offesa dalla politica conservatrice e antisindacale della Lady di Ferro. In seguito alla politica di tagli della Thatcher, metà degli abitanti della piccola cittadina dello Yorkshire perdono il lavoro e con esso, quasi, la dignità. Malgrado tutto nessuno riuscirà ad impedire loro di continuare a far suonare la loro banda di ottoni. Coraggio e indignazione di chi non accetta di arrendersi.

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