Tuesday 28 September 2010

“If poetry comes not as naturally as leaves to a tree it had better not come at all." notes about poetry (from John Keats)

It’s very easy to understand why John Keats had this imagine of poetry while you are looking to the recent Jane Champion’s movie Bright Star, dedicated to the last years of the poet living at Wentworth Place; there in the spring-summer of 1818 he met Fanny Browne, the girl who inspired him Bright Star poem and many others.

The film not only reveals the evolution of their young love, but traces Brawne's introduction and immersion into Keats's world of poetry, beginning with apathy and ending with passionate involvement.

Though at the time the lovers meet, in 1818, Keats has already established himself in the literary world, his career does not afford him the financial means to marry. Knowing this, Brawne's interaction with Keats is limited, so she injects herself into his life by feigning an interest in poetry.

One of the most intimate early scenes of the relationship takes place over an impromptu poetry lesson, though Keats is suspicious of Brawne. When she asks for an introduction concerning "the craft of poetry," Keats dismisses the notion: "Poetic craft is a carcass, a sham. If poetry doesn't come as naturally as leaves to a tree, then it better not come at all."

As the conversation continues, however, Fanny earns Keats's trust, and he offers a more useful explanation: "A poem needs understanding through the senses. The point of diving in a lake is not immediately to swim to the shore; it's to be in the lake, to luxuriate in the sensation of water. You do not work the lake out. It is an experience beyond thought. Poetry soothes and emboldens the soul to accept mystery."

From that point on, Fanny develops an obsession with poetry—mostly Keats's own poems—and occasionally recites favorite verses from memory. It is through Brawne that much of the poetry of the film reveals itself, either from her memory, or read to her by Keats.

Poems excerpted in the film include the book-length sequence Endymion, "When I Have Fears that I May Cease to Be," "The Eve of St. Agnes”, "Ode to a Nightingale," "La Belle Dame Sans Merci," and the title poem, "Bright Star," which has probably written for Brawne as Keats's muse.




“Se la poesia non arriva naturalmente come le foglie su un albero è meglio che non nasca nemmeno”
Appunti di poesia (da John Keats)

E’ molto facile comprendere perché John Keats ebbe questa immagine della poesia, guardando al recente film di Jane Ch’ampio, Bright Star, dedicato agli ultimi anni della vita del poeta a wentworth; qui, nell’estate del 1818 incontrò Fanny Browne, che è diventata la Bright Star che ha ispirato al poeta il sublime.

Il film non rivle asolo l’evoluzione del loro giovane amore, ma traccia un’introduzione e una immersione della Browne nel mondo della poesia di Keats, iniziando nell’apatia e terminando in un appassionato coinvolgimento.

A quel tempo in cui i due innamorati si incontrarono, nel 1818, Keats aveva già trovato posto nel mondo della poesia, ma la sua carriera non lo aveva ancora messo in condizioni economiche per potere sposarsi. Ben cosciente di questo, il rapporto della Browne con keats aveva dei limiti, quindi lei aveva tentato di buttarsi in una finta ammirazione per la poesia.

Una delle più belle scene tra i due avviene in una improvvisata lezione di poesia, mentre Keats è sospettoso della Browne. Quando lei domanda una spiegazione introduttiva sul “mestiere della poesia”, Keats respinge il concetto “Il mestiere poetico è una carcassa, una farsa. Se la poesia non arriva naturalemente come le foglie ad un albero, allora è meglio che non venga affatto”.

Continuando la conversazione comunque, Fanny guadagna la fiducia di Keats e lui le offre una migliore spiegazione: “La poesia va compresa tramite i sensi. Arrivati al punto di immersione in un lago non si pensa subito a nuotare fino alla riva; bisogna restare nel lago, provare la sensazione dell’acqua. Non devi uscire dal lago. Si tratta di una esperienza al di là del pensiero. La poesia lenisce e incoraggia l'anima ad accettare il mistero ".

Da questo momento Fanny sviluppa una ossessione per la poesia – e soprattutto per i poemi di Keats- e occasionalmente recita a memoria i suoi versi. E’ attraverso Fanny che molto della poesia del film rivela se stessa, sia dalla sua memoria, che letta a lei da Keats stesso.

Tra le poesie citate nel film alcuni passi di Endymione, “Quando temo che io possa cessare di essere”, L’occhio di santa Agnese, Ode a Nightingale”, “La belle dame sans merci” e la breve poesia Bright Star, probabilmente scritta per la sua musa,

No comments:

Post a Comment